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terça-feira, 28 de novembro de 2006

Così fan tutte, Mozart

T. N. de São Carlos, 30 de Novembro a 9 de Dezembro.

Così fan tutte, ossia La scuola degli amanti

Dramma giocoso in due atti.

libretto di Lorenzo DA PONTE
musica di W. A. MOZART
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Direcção musical Donato Renzetti
Encenação Mario Martone

Cenografia Sergio Tramonti
Figurinos Vera Marzot
Desenho de luzes Pasquale Mari

Intérpretes

Irina Lungu Fiordiligi
ou
Ekaterina Godovanets

Laura Polverelli Dorabella
ou
Angelica Mansilla

Silvia Colombini Despina
ou
Dora Rodrigues

Saimir Pirgu Ferrando
ou
Mário João Alves

Simone Alberghini Guglielmo
ou
Luís Rodrigues

Bruno Praticò Don Alfonso

Orquestra Sinfónica Portuguesa

Coro do Teatro Nacional de São Carlos
maestro titular Giovanni Andreoli

Produção
Teatro San Carlo de Nápoles
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La Trama


ATTO PRIMO - L’azione si svolge a Napoli e Don Alfonso, un vecchio filosofo, disincantato e disilluso, discute con Ferrando e Guglielmo, due ufficiali suoi amici. Oggetto del contendere, la fedeltà delle donne che, secondo Don Alfonso non esiste (“E’ la fede delle femmine come l’araba fenice”) mentre i due giovani sostengono che le loro belle, Fiordiligi e Dorabella (sorelle) sono diverse da tutte le altre. La disputa sale di tono, i due soldati minacciano anche di mettere mano alla spada per difendere l’onore delle future spose, ma Don Alfonso li calma e li convince ad accettar una scommesa. Cento zecchini la posta, i due dovranno seguire senza discutere gli ordini di Don Alfonso; Guglielmo e Ferrano accettano senza esitazioni, sicuri di vincere.

Don Alfonso dà dunque inizio alle sue macchinazioni annunciando a Dorabella e Fiordiligi che i loro findanzati devono partire improvvisamente, richiamati al campo militare per ordine del re.

Despina , la domestica di Dorabella e Fiordiligi, viene messa a conoscenza di una parte del progetto e a questo punto Guglielmo e Ferrando introdotti in casa delle belle nei panni di due ricchi albanesi, che danno inizio a un serrato corteggiamento. All’inizio, le sorelle si mostrano fedelissime, un baluardo insormontabile, ma una breccia nella loro fermezza si apre quando fingono di ingoiare un veleno come estremo segno d’amore. Despina, travestita da medico, finge di salvarli mentre Dorabella e Fiordiligi prestano loro amorevoli cure.

ATTO SECONDO - Le certezze delle due ragazze cominciano a vacillare e ci pensa Despina a gettare benzina sul fuoco, spronando le padroncine a godersi la vita, senza darsi troppo pena per i fidanzati lontani. Così Dorabella e Fiordiligi accettano di vedere ancora i due stranieri che insistono nei loro propositi. Dorabella è la prima a cedere, ma con il fidanzato di Fiordiligi mentre Ferrando, respinto, pensa di avere vinto la scommessa. Nel momento in cui comunica a Guglielmo la gioia per la provata fedeltà delle ragazze, viene prontamente disilluso dall’amico. Ferrando si dispera, quindi decide di continuare il gioco per rendere “il favore” a Guglielmo.

Nel frattempo Fiordiligi si mostra sempre meno incrollabile e la spallata decisiva ai suoi propositi viene data proprio da Dorabella, ormai convinta discepola della filosofia di Despina.

Don Alfonso trionfa quando la cameriera gli annuncia che le due sorelle sono pronte a sposare gli stranieri. Viene organizzata una finta cerimonia, con Despina che cambia i panni del medico con quelli del notaio. Ora, però, è necessario porre fine alla commedia e riportare i personaggi alla realtà e, allo scopo, nel corso dei festeggiamenti per le nozze che si stanno per celebrare, Don Alfonso annuncia il ritorno di Guglielmo e Ferrando. Si scatena il panico, Dorabella e Fiordiligi convincono i due stranieri a fuggire e questi obbediscono, così poco dopo possono ripresentarsi in casa come Guglielmo e Ferrando. I due ufficiali scoprono il contratto di nozze, mostrano indignazione e rabbia, ma ci pensa Don Alfonso a sistemare tutto, favorendo la riconciliazione.

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